L’infezione da HCV acquisita nella prima infanzia presenta una lenta progressione nei successivi 35 anni
Una ricerca, coordinata dall’Istituto di Virologia dell’Università di Milano, ha valutato l’outcome ( esito ) dell’infezione da virus dell’epatite C negli adulti di 35 anni d’età, infettati alla nascita ( 1968 ) attraverso minitrasfusioni di sangue.
Nel 1998 il 58,1% ( 18/31 ) dei soggetti presentava anticorpi anti-HCV e l’88,9% ( 16/18 ) era HCV-RNA positivo.
Undici pazienti sono stati sottoposti a biopsia epatica.
Nove pazienti non presentavano fibrosi o fibrosi portale lieve, mentre in 2 è stata riscontrata fibrosi.
Nel corso del periodo di follow-up ( 1998-2003 ), 2 pazienti sono stati sottoposti a terapia, ed in 1 si è ottenuto una risposta virologica e clinica sostenuta.
Una seconda biopsia, a 5 anni di distanza dalla prima, non ha rivelato cambiamenti sostanziali in 4 casi, mentre in un quinto si è osservata una progressione a fibrosi portale lieve da assenza di fibrosi.
Lo studio seppur con il limite del campione ridotto, ha indicato che l’infezione da HCV, acquisita nella prima infanzia, mostra una lenta progressione durante i primi 35 anni. ( Xagena 2004 )
Casiraghi MA et al, Hepatology 2004; 39: 90 – 96
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